giovedì 21 marzo 2013

Primavera in controluce


Adoro alzarmi all'alba quando il sole, inatteso, mi sorprende dietro le tapparelle abbassate per avvolgermi come un innamorato con tutta la sua luce.
Il profilo della collina è nitido e l'azzurro tenue del cielo è come se cantasse un dolcissimo inno all' amore universale.
Sono attratta dal canto delle sirene della mutevole e pazza primavera e inizio a camminare.
Voglio raggiungere il mare respirando l'aria pungente di questo mattino di marzo;

Alzare lo sguardo sulle luci alte del giorno che definiscono chiaroscuri sui muri delle case; 
Passare dal tepore del sole al freddo, nell'ombroso abbraccio dei vicoli: percorso di passi consapevoli in un vecchio borgo di pescatori tra profumi di caffè, brioche e focaccia.
Guardare il mare in controluce.
Sentire in faccia il sole che brucia.
E nell'ombra, chiuse in tasca, le mani gelate.







Alle donne vittime di mariti violenti posso solo dire: SALVATEVI!

Penso che ogni giorno dell'anno dovremmo ricordare le donne che subiscono violenza. Da figlia di una donna che di botte ne ha ...