martedì 5 giugno 2018

MIO GIRASOLE


                


E siamo arrivati a venti. 
Siamo arrivati perché il cammino lo abbiamo fatto tutti insieme.
Con Valeria sei stato il cemento di un'unione lunghissima segnata da tanto amore, rispetto, affetto, qualche alto e basso, il piano e il forte: come la vita, la pioggia, il fuoco, le nuvole, il tempo, la musica. 
Desiderarti con ogni cellula del mio corpo e averti è stato un viaggio nell'ignoto e un privilegio.
Io però sapevo che il germoglio che cresceva in me era forte, con radici salde, steli pronti a fiorire in una tempesta di mille petali colorati che avrebbero reso più dolce il nostro cammino: un bellissimo girasole pronto a illuminarci con il suo giallo acceso. 
Amarti è stato facile. Le tue manine agili, forgiate inequivocabilmente per la musica, ci hanno legati dal primo istante. 
Eri tu la piccola creatura tanto attesa, eri tu che con la tua meravigliosa semplicità di bimbo ci hai resi felici e insieme a tua sorella mi hai resa una donna e una persona migliore, crescendo con me, insegnandomi l'amore.
Ho sempre pensato che per essere una brava mamma ci volesse tanto cuore, massimo ascolto e un equilibrato buon senso. Ci ho provato. 
Solo tu potrai fare un bilancio, non adesso che sei giovane e a volte, com'è giusto che sia, insofferente verso mamma e papà, ma quando arriverà il tempo giusto. 
Io, invece, il bilancio di questi 20 anni insieme lo posso fare e per me sono stati 7.305 giorni felici, pieni, appaganti, coinvolgenti, strepitosi e a batticuore, come un innamoramento infinito, come un'emozione che sempre si rinnova.
Da te ho imparato tanto. Ti ho osservato. Ti sono stata accanto e non ho mai mollato, nemmeno quando ero davvero troppo, troppo, stanca. 
Ti ho insegnato a parlarmi guardandoci negli occhi, tu ed io lontani da tutti nella tranquillità di una stanza, anche quando si trattava di confrontarci duramente, anche quando sarebbe stato più comodo soprassedere o chiuderci in un inutile silenzio.
Mi è piaciuto fare pace, abbracciarti, coccolarti.
Mi è piaciuto aiutarti a crescere.
Mi è piaciuto giocare, comprarti i vestiti, scegliere le scarpe, insegnarti ad abbinare i colori, ad andare al mercato e rovistare tra i banchi, ad amare la vita, la natura, gli animali, l'arte, la musica, le tante cose belle. 
Mi è piaciuto leggere con te, ascoltarti studiare e farlo insieme, giocare, suonare, vederti piccolino su di un palco in mezzo ai grandi, vederti innamorato, scoprirti autonomo, indipendente, capace di organizzarti, di stare da solo, di affrontare le tue responsabilità, di accudire come un vero principe azzurro chi è al tuo fianco. 
Per una donna educare un figlio è una grande impresa. Dobbiamo fare in modo che sia forte, rispettoso, costruttivo, dolce e amorevole senza mai tradire la sua vera essenza, senza diventare succube, vittima, ricattabile, indifeso o peggio aggressivo e violento.
Spero che in te ci siano i semi di tutto ciò che di buono e bello abbiamo provato a trasmetterti e che la vita ti sorrida in ogni tua scelta e possibilità.
Da qualche parte ho letto che: "Essere mamma di un maschio comporta la responsabilità e l'onore di crescere un uomo per bene.”

Io mi sento onorata, fortunata e incredibilmente felice perché tu sei il mio "Uomo per bene".

Continua così.

Buon Compleanno, mio girasole.





Alle donne vittime di mariti violenti posso solo dire: SALVATEVI!

Penso che ogni giorno dell'anno dovremmo ricordare le donne che subiscono violenza. Da figlia di una donna che di botte ne ha ...