martedì 4 giugno 2013

5 giugno 1998


15 anni fa nasceva mio figlio Samuele: desiderato, atteso, amato da molto prima di quel 5 giugno 1998 alle 14.40.


All'alba, dopo una notte agitata, io e suo papà siamo andati all'ospedale, a Pietra Ligure.

Faceva molto caldo. Un bel caldo estivo. Indossavo un abito leggero di tutti gli azzurri possibili. Un trionfo di cieli. Gli uccelli e i gabbiani cantavano e garrivano forte in un celeste striato di bianco. La luce era accecante. Da togliere il respiro. La felicità che provavo per essere arrivata a quel traguardo era più forte della preoccupazione del parto.

Per nove mesi, io e lui, ce l'eravamo raccontata cuore a cuore, sangue a sangue, battito a battito, respiro all'unisono. Ascoltavamo musica. Gli cantavo antichi mantra. Gli dedicavo poesie, canzoni, pensieri leggeri. Era un dialogo continuo, dolcissimo, commovente. Lui si muoveva ed io cercavo di accarezzarlo con le mani e con la mente.

La straordinaria e dolcissima fatica di una nascita ed eccolo lì: sereno e stropicciato, adagiato sulla mia pancia col cuoricino allegro e la pelle morbida.

Un dono unico. 


Musica, musica, ancora musica ed infiniti, emozionanti colori nella nostra vita.

Grazie tesoro!












Alle donne vittime di mariti violenti posso solo dire: SALVATEVI!

Penso che ogni giorno dell'anno dovremmo ricordare le donne che subiscono violenza. Da figlia di una donna che di botte ne ha ...