lunedì 6 maggio 2013

Emanuele Dabbono e l’arte raffinata della semplicità






Quel che mi conquista di Emanuele Dabbono, 36 anni, cantautore ligure noto al grande pubblico dopo la partecipazione ad X Factor nel 2008 è il modo schietto, pulito e diretto di vivere il suo mestiere.
Non è facile, oggi, incontrare un cantautore che scelga di non sedurre il pubblico con furberie più o meno raffinate; gigionerie buone per spettatori disattenti; seducenti affabulazioni.
Emanuele, invece, porta la sua arte sul palco con estrema dolcezza e delicatezza. Si avvale di ottimi musicisti che ne arricchiscono sapientemente il mood e gli arrangiamenti offrendo uno spettacolo ineccepibile. Ma ciò che da spettatrice apprezzo dei suoi concerti è la gioia di essere sul palco, la generosità nell'offrirsi e la voglia di condividere con il pubblico libere emozioni, rinunciando ad artifizi, anche musicali, e frasi ad effetto.
I numerosi giovani e fedelissimi che lo seguono consumano il rito del concerto con un'incredibile voglia di partecipare fatta di sorrisi e brani di canzoni condivise e cantate a squarciagola.
E lì, sul palco, a guidarli, c’è un artista che altro non è che uno di loro. Un musicista che con la sua voce racconta le storie di una generazione a volte sedotta dal rischio di un edonismo spicciolo, altre tentata dal qualunquismo o rapita dal desiderio di viaggiare alla ricerca di valori perduti o di una nuova appartenenza.
A concerto terminato Emanuele, che concede lunghi e generosi bis, scende dal palco ed è sempre lui: nessuna distanza nei suoi occhi, nessuna superiorità, nessun divismo nonostante gli applausi scroscianti e i riconosciuti successi. Come un artigiano che umilmente svolge il suo lavoro, Dabbono regala ai numerosi e fedelissimi fan le sue canzoni con professionalità certosina, senza risparmiarsi.
Ed è così che con gioia ed educazione passano valori, ottima musica e, per fortuna, nessuna “sacra” verità.


"Alla fine" video:

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Penso che ogni giorno dell'anno dovremmo ricordare le donne che subiscono violenza. Da figlia di una donna che di botte ne ha ...