Quel
che mi conquista di Emanuele Dabbono, 36 anni, cantautore ligure noto
al grande pubblico dopo la partecipazione ad X Factor nel 2008 è il
modo schietto, pulito e diretto di vivere il suo mestiere.
Non è facile, oggi, incontrare un cantautore che scelga di non sedurre il pubblico con furberie più o meno raffinate; gigionerie buone per spettatori disattenti; seducenti affabulazioni.
Non è facile, oggi, incontrare un cantautore che scelga di non sedurre il pubblico con furberie più o meno raffinate; gigionerie buone per spettatori disattenti; seducenti affabulazioni.
Emanuele,
invece, porta la sua arte sul palco con estrema dolcezza e
delicatezza. Si avvale di ottimi musicisti che ne arricchiscono
sapientemente il mood e gli arrangiamenti offrendo uno spettacolo
ineccepibile. Ma ciò che da spettatrice apprezzo dei suoi concerti è
la gioia di essere sul palco, la generosità nell'offrirsi e la
voglia di condividere con il pubblico libere emozioni, rinunciando ad
artifizi, anche musicali, e frasi ad effetto.
I
numerosi giovani e fedelissimi che lo seguono consumano il rito del
concerto con un'incredibile voglia di partecipare fatta di sorrisi e
brani di canzoni condivise e cantate a squarciagola.
E
lì, sul palco, a guidarli, c’è un artista che altro non è che
uno di loro. Un musicista che con la sua voce racconta le storie di
una generazione a volte sedotta dal rischio di un edonismo spicciolo,
altre tentata dal qualunquismo o rapita dal desiderio di viaggiare
alla ricerca di valori perduti o di una nuova appartenenza.
A
concerto terminato Emanuele, che concede lunghi e generosi bis,
scende dal palco ed è sempre lui: nessuna distanza nei suoi occhi,
nessuna superiorità, nessun divismo nonostante gli applausi
scroscianti e i riconosciuti successi. Come un artigiano che
umilmente svolge il suo lavoro, Dabbono regala ai numerosi e
fedelissimi fan le sue canzoni con professionalità certosina, senza
risparmiarsi.
Ed
è così che con gioia ed educazione passano valori, ottima musica e, per fortuna, nessuna “sacra” verità.
"Alla fine" video: