lunedì 9 aprile 2018

Non sogno più.

Vorrei poter parlare della pioggia, del tempo, di Colazione da Tiffany, di passeggiate, di cappelli da indossare, di fiori, di shopping e feng shui: le cose futili con le quali, a volte, ci riempiamo le giornate.
Le mie parole, invece, hanno il timbro e il colore del mio dolore, grave, cupo, fatto di lacrime e speranze deluse.
Le mie giornate sono la ricerca disperata di un analgesico magico che mi conceda il dono di qualche ora in piedi.
Il futuro non ha più senso e non ha volto. Sono imprigionata in una malattia senza via d'uscita e non avere scappatoie uccide.
Lo chiamano "Fallimento Chirurgico", ma se Loro falliscono, io fallisco.
Cosa fa più male? Non potermi più permettere di sognare.

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