Burlesque è il termine che definisce un genere di spettacolo parodistico nato nella seconda metà dell' 800 nell'Inghilterra Vittoriana, successivamente esportato negli USA dove riscosse grande successo, soprattutto tra i ceti meno abbienti. Per questo veniva anche chiamato:
The Poor Man's Follies
In attesa di “Burlesque Mon Amour”, il Festival che avrà luogo ad Albissola Marina (Savona) dall’ 1 al 3 giugno 2012 decido d’intervistarla con la curiosità di chi, in poche battute, vorrebbe carpirle i segreti della magica pozione che la rende seducente, sexy e molto vicina alle eterne dive del passato.
“La mia missione è far coesistere
il lato frivolo e divertente del Burlesque con un cammino interiore che ponga la donna al
centro delle sue scelte e protagonista della sua arte. Di solito chi partecipa
per la prima volta ai miei seminari è pregiudizialmente condizionata dall’idea che
Burlesque sia necessariamente sinonimo di spogliarello. Ma non è così. Burlesque è un’arte
sofisticata che richiede eleganza ed ironia, due elementi che non possono
prescindere dalla sicurezza e dalla fiducia in se stesse. Il tutto per inventare e creare performance in cui la protagonista, vestita o no, sia solo e soltanto lei, nella sua essenza, al di là dei soliti stereotipi e del
banale gusto dominante”.
Detta così sembra facile, accessibile al punto da farmi balenare l'idea che anche io, che non so camminare sui tacchi e non possiedo calze a rete, potrei di punto in bianco intraprendere il praticantato del Burlesque riponendo totale fiducia in Sophie, nell’autoironia e in una capacità di seduzione ancora tutta da scoprire.
Ma oltre a questo cosa occorre?
Detta così sembra facile, accessibile al punto da farmi balenare l'idea che anche io, che non so camminare sui tacchi e non possiedo calze a rete, potrei di punto in bianco intraprendere il praticantato del Burlesque riponendo totale fiducia in Sophie, nell’autoironia e in una capacità di seduzione ancora tutta da scoprire.
Ma oltre a questo cosa occorre?
<Avere un rapporto sereno con il proprio corpo nella
consapevolezza che tutte le donne sono sexy anche a 40, 50, 60 anni! Inoltre,
non bisogna assolutamente badare al
chilo in più o in meno perché quel che conta nel Burlesque è il linguaggio. Il modo in cui si comunica
con il pubblico>.
Parlando con Sophie comprendo che dietro alle ciglia finte, ai
boa, ai corsetti e ai reggicalze si cela una visione della vita e della donna
confortante ed indulgente, totalmente avulsa dai cliché dominanti perché ciò che più conta è la
creatività interiore che diventa linguaggio. Sotto il segno della femminilità, Burlesque diviene così sinonimo di un percorso artistico oserei dire rivoluzionario.
Da cosa è nata la tua passione per il Burlseque?
<Guardando il film
"Moulin Rouge" di Baz Lurman. Una vera folgorazione. Da quel giorno il Burlesque è diventato
la mia vita, al punto che ho aperto un blog, un sito web e ho scritto
recentemente un libro sulle Pin Up. Per me che venivo da
precedenti esperienze artistiche, il percorso è stato semplice perché mi ha
consentito di coniugare
con facilità la ballerina, l’attrice, la costumista, la
truccatrice, la regista: una performer Burlesque deve saper fare bene ognuna di
queste cose, anche se poi può scegliere di affidarsi a questo o quel truccatore
o costumista>.
Sophie tiene a sottolineare che l'arte della seduzione nel
Burlesque non è mai volgare e non nasce necessariamente per compiacere l'uomo.
<Sono le donne le nostre maggiori estimatrici perché apprezzano più dell'uomo il modo in cui sfiliamo i guanti o
le calze. Pertanto, le ballerine Burlesque godono di un pubblico prevalentemente femminile e sono pochi gli uomini che ne colgono la vera essenza. Chi lo fa è
perché ha una compagna che lo guida. Per me il Burlesque è eleganza, carattere, ironia, divertimento. Mi piace lo stile vittoriano e creare atmosfere dark fantasy alla Tim Burton.
Anche il trucco ha un ruolo importante e nel mio blog cerco di fornire informazioni utili alle aspiranti performer e Pin Up>.
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