martedì 3 dicembre 2013

Lupus in Fabula, a Genova un'interessante mostra dedicata ai personaggi delle fiabe a cura di Marco Toschi


Valeria Chiara Puppo, coreografa e performer interpreta Pinocchio




Chi, da bambino, non si è addormentato ascoltando le fiabe narrate da una nonna, una mamma, un papà, un nonno, una sorella, un fratello maggiore?

Tutti, a nostro modo, sin dai primi anni di vita abbiamo immaginato, affrontato ed elaborato i mostri paurosi dell'infanzia grazie ai protagonisti delle storie più antiche, tramandate da secoli: la strega malvagia di Biancaneve, il lupo avido di Cappuccetto Rosso, il crudele Barbablù, l'ingenuo Pinocchio e molti altri ancora.

Con “Lupus in Fabula” il fotografo Marco Toschi ha scelto di fare un viaggio dentro e fuori dal tempo per una “mise en scène” di carattere prettamente teatrale nella quale prendono vita i personaggi archetipici che più spesso ricorrono nelle fantasie dei bambini.

In scenari volutamente surreali e in alcuni casi totalmente decontestualizzati, vivono e agiscono personaggi fiabeschi interpretati da attori-modelli, mai disgiunti da un'emozione prepotente, da un pathos ad un tempo arcaico e contemporaneo, riconoscibile da chiunque si trovi di fronte alle opere fotografiche di Toschi e sia cresciuto alla luce orrida, accecante, rasserenante o fioca dei magici racconti della sera. 

Elaborate dalla cultura dei popoli in ogni luogo e tempo, le “fabulae” evocano situazioni che consentono al bambino di affrontare le difficoltà della propria esistenza; utili perché permettono di tradurre in immagini gli stati d'animo interiori e trasportare nella realtà significati nascosti.

Il bimbo, nella prima infanzia, è attraversato da forme comportamentali animistiche per cui l’elemento magico del fiabesco appare essenziale. Ed ecco che i personaggi delle fiabe entrano in azione a suggerire, con linguaggio semplice, i grandi temi dell'esistenza: 

il bene, il male, la crudeltà, l'odio distruttivo, il lutto, l'invidia, l'amicizia, la solidarietà, la fratellanza, l'amore disinteressato, il soprannaturale. 

In sostanza, sin dai primi anni di vita, le fiabe ci pongono di fronte ai principali problemi umani (il bisogno di essere amati, la sensazione di essere inadeguati, l’angoscia della separazione, la paura della morte) esemplificando le situazioni e rendendo chiaro ciò che nella realtà è confuso. 

Anche gli adulti hanno bisogno di fiabe per allentare le tensioni interiori e risolvere conflitti, per liberarsi dalle catene di un'esistenza non conforme ai bisogni più autentici e iniziare a viaggiare verso il proprio Sè. Ed è per questo che Toschi dedica, soprattutto a loro, il suo punto di vista su alcuni tra i più controversi personaggi delle favole. 

Nell'allestimento dei singoli set fotografici, dedicati a Biancaneve, Pinocchio, Barbablu', Moglie di Barbablu', Gretel, Uomo di Latta e Raperonzolo un contributo determinate è dato dalla mano esperta della Make Up artist Marzia Pistacchio, curatrice del progetto artistico e specializzata in trucco teatrale, che ha realizzato il make up dei protagonisti ed elaborato i diversi posticci, dedicando ad ogni maschera studi approfonditi che rendessero nel migliore dei modi il senso magico e tragico della “fabula” perché, come scrive saggiamente Paolo Coelho:


“In ogni istante della nostra vita abbiamo un piede nella favola e l'altro nell'abisso”







Locandina della mostra che si terrà a Genova il 7 e l'8 dicembre 2013




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