martedì 3 aprile 2012

Gioconda Belli, la scrittrice rivoluzionaria che VIVE SU VENERE

Sempre questa sensazione di inquietudine
Di attesa d’altro.
Oggi sono le farfalle e domani sarà la 
tristezza inspiegabile, 
la noia o l’ansia sfrenata
di rassettare questa o quella stanza,
di cucire, andare qua e là a fare commissioni,
e intanto cerco di tappare l’Universo con un dito,
creare la mia felicità con
ingredienti da ricetta di cucina,
succhiandomi le dita di tanto in tanto,
di tanto in tanto sentendo che mai potrò essere sazia,
che sono un barile senza fondo,
sapendo che “non mi adeguerò mai”,
ma cercando assurdamente di adeguarmi
mentre il mio corpo e la mia mente si aprono,
si dilatano come pori infiniti
in cui si annida una donna che avrebbe
voluto essere
uccello, mare, stella,
ventre profondo che dà alla luce Universi
splendenti stelle nove...
e continuo a far scoppiare Palomitas nel cervello,
bianchi bioccoli di cotone,
raffiche di poesie che mi colpiscono
tutto il giorno e
mi fanno desiderare di gonfiarmi come un
pallone per contenere
il Mondo, la Natura, per assorbire tutto e stare
ovunque, vivendo mille e una vita differente...
Ma devo ricordarmi che sono qui e che
Continuerò
ad anelare, ad afferrare frammenti di chiarore,
a cucirmi un vestito di sole, 
di luna, il vestito verde color del tempo
con il quale ho sognato di vivere
un giorno su Venere.
Gioconda Belli


Gioconda Belli nasce in Nicaragua, a Managua, il 9 dicembre 1948. La sua famiglia è di origini italiane: il bisnonno Antonio Belli (1865) era originario di Colma, piccola frazione del comune di Biella e di professione era agrimensore. Emigrato in Sudamerica,  partecipò alla costruzione del Canale di Panama; da cui si spostò in Nicaragua e dove conobbe e sposò Carlota Chamorro dando origine alla famiglia di Gioconda. Seconda di cinque fratelli, appartiene alla borghesia nicaraguense, cosa che le permette di studiare e di portare avanti gli studi prima in Spagna e poi in America, dove si diploma in Giornalismo a Filadelfia. Nel 1967, dopo la specializzazione in giornalismo, torna in patria e dopo poco tempo inizia a pubblicare le sue poesie su diverse riviste letterarie del suo paese, ottenendo i primi riconoscimenti in ambito nazionale. Entra a far parte nel 1970 del Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale, curandone le relazioni internazionali, ma è esiliata dal regime di Somoza in Costa Rica. Tornerà in Nicaragua per contribuire alla lotta di liberazione sandinista e, in seguito occuperà varie cariche all'interno del governo rivoluzionario, fino al 1994, anno in cui lascia la politica attiva a causa di alcune sue divergenze con il partito. Nel frattempo porta avanti la sua carriera lettearia, giungendo ai primi successi in ambito internazionale con la raccolta di poesie La costola di eva, che fu un successo in molti paesi sudamericani. Ma il vero successo internazionale arriva con il suo primo romanzo, La donna abitata, pubblicato nel 1989 e tradotto anche in molti paesi Europei e in Nord America.Dal 1990 Gioconda Belli vive a Santa Monica, in California, pur tornando spesso in patria, e continua la professione di scrittrice a tempo pieno.

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